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Freedom in Water in continua ascesa edizione dopo edizione: il report dalla immensa Baia di Porto Conte

Freedom in Water - gara 2021

Per un rendimento ineccepibile si dovrebbe nuotare a testa alta in modo da non farsi sfuggire gli indicatori direzionali. Ma nell’incantevole Baia di porto Conte di Alghero la tentazione di scrutare il fondale marino mentre le bracciate inseguono lo scandire del cronometro è troppo forte. Durante il ritrovo natatorio che assegna i titoli tricolori in acque libere sia nel settore paralimpico, sia nel settore olimpico ci casca pure l’ospite più amato, guarda caso vincitore della ottava edizione della Freedom in Water. Infatti è già dallo scorso anno che Gregorio Paltrinieri si è fatto stregare da questo paradiso terrestre e in una giornata particolarmente baciata dal sole e dal clima gradevolissimo, prima di tagliare il traguardo indisturbato ha il tempo di osservare esemplari di pinne nobilis, note anche come nacchere di mare che in quei fondali convivono con piacere anche se molto spesso vengono depredate da turisti sconsiderati.

L’aperitivo scientifico è la vera sorpresa che ha caratterizzato il festoso happening sportivo voluto dalle Associazioni Freedom in Water e Progetto AlbatroSS che come sempre hanno agito con il forte supporto della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). E questo lo si deve a colei che è arrivata prima tra le donne FIN, Alisia Tettamanzi (Nuotatori Milanesi), già campionessa europea juniores e facente parte del coordinamento WWF Young, una community che racchiude giovani dai 18 ai 25 anni. Il messaggio ambientale portato da lei, e dalle altre componenti, tra cui la naturalista sassarese Laura Pintore (hanno animato uno stand con la distribuzione di materiale informativo e la vendita di magliette) è stato recepito per la prima volta all’interno di una manifestazione agonistica che ha avuto un occhio di riguardo per problematiche della fauna che popola il mare Mediterraneo. Con loro anche una settantina di volontari della We Clean intente alla raccolta di immondizie disseminate tra spiaggia e pineta. Azione collettiva approvata con piacere sia dalla municipalità algherese, sia dall’ente Parco di Porto Conte che prima di accogliere i circa 180 nuotatori presenti nella pineta Mugoni, ha chiesto severe garanzie per il rispetto del territorio.

Oltre ai principi dell’ecosostenibilità da tenere bene a mente, rimane ferma e preponderante la mission inclusiva che anche in questo caso ha fatto centro riunendo in una grande famiglia tutti i nuotatori, senza barriere e distinzioni.

Il circuito di 1500 metri è stato molto apprezzato dai concorrenti che sono partiti scaglionati in tre step: il primo ha raggruppato gli agonisti maschi e femmine, il secondo i master maschi mentre il terzo era riservato ai master femmine e a coloro che hanno sia il doppio tesseramento Fin e Finp, sia il singolo tesseramento FINP.
Tra gli uomini, alle spalle di Paltrinieri (Fiamme Oro), figura il bronzo europeo Dario Verani (Gruppo Sportivo Esercito). Terzo posto per Pierandrea Titta dei Nuotatori Milanesi, società che con gli organizzatori ha stretto un patto di amicizia incrollabile. Primo dei sardi Paolo Marzio Aresca (Esperia Cagliari) che si piazza in sesta posizione.
Tra le donne, dopo Alisia Tettamanzi, piazza d’onore per Chiara Fasani (Nuotatori Milanesi) e medaglia di bronzo per la sarda Virna Marongiu della Promogest Cagliari.
Nel settore paralimpico da registrare l’argento della selargina Francesca Secci (Sa.Spo Cagliari) preceduta dalla molto più giovane Margherita Sorini (Asd Verona Swimming Team) nella classe S8-S10.

Al rito delle premiazioni hanno partecipato importanti personalità del mondo natatorio olimpico e paralimpico che hanno interagito con i massimi rappresentanti della municipalità algherese.

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